Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una crescita del numero degli anziani non autosufficienti, parziali o totali, conseguente all'allungamento dell'età media della vita. Tra le patologie che causano tale condizione le diverse forme di demenza assumono una sempre maggiore rilevanza. Considerata, all'interno di queste patologie, l'alta percentuale di casi riconducibili al morbo di Alzheimer, abbiamo focalizzato la nostra attenzione su questa forma di demenza.
Preso atto di tale evoluzione, si rende necessario un nuovo approccio nei confronti dell'utenza che tenga conto della complessità di queste patologie e dei diversi aspetti (cognitivo, emotivo, sociale e fisico) della vita dell'anziano che vengono compromessi. Agli operatori sono richieste competenze multidisciplinari come se dovessero infilarsi ogni volta e velocemente "un paio di occhiali nuovo e diverso" per leggere le forme in cui si manifesta la demenza di Alzheimer. Contemporaneamente ad una visione globale, è essenziale considerare la storia ed i vissuti di ciascuna persona che determinano l'emergere delle diverse connotazioni della malattia. Diventa, quindi, fondamentale imparare ad osservare l'anziano e conoscere il suo passato, la sua vita, al fine di fornire un'assistenza personalizzata.
I fiori ghiacciati non possono esprimere il loro potenziale. Non emanano profumo, i colori sono sbiaditi, sfocati, la forma è distorta dal gelo. Vediamo con i nostri occhi che sono fiori, ma quasi "non lo sono" o lo sono in potenza, in attesa che, in condizioni climatiche adeguate, possano ritornare a sprigionare almeno parte della loro essenza. Come i fiori che il gelo ha fermato, così i malati di Alzheimer sono in grado di ritornare ad esprimere nuovamente le loro potenzialità affettive e cognitive se messi in condizioni ambientali adeguate, intendendo con "ambiente" non solo gli spazi fisici, ma anche le cose e, soprattutto, le persone che lo popolano e lo modellano.
Questo libro non vuole essere una pubblicazione strettamente medico-scientifica sulla demenza di Alzheimer. Nasce come strumento didattico, come possibile libro di testo da usare all'interno dei corsi di formazione ed aggiornamento degli operatori. (Fonte: www.francoangeli.it)