L’aumento delle visite in pronto soccorso di pazienti anziani suggerisce l’identificazione di sottogruppi a maggior rischio, per una migliore gestione clinica ed assistenziale.
Il "codice d'argento" è attivo fin dallo scorso aprile nell’Azienda Usl Toscana Centro e sarà esteso anche negli altri ospedali in cui è presente il reparto di Geriatria. L'anziano, al momento dell'ingresso in ospedale, viene monitorato per età, sesso, stato civile, numero di farmaci prescritti negli ultimi 3 mesi, ammissione in un day-hospital ed ospedalizzazione nei 6 mesi precedenti. Il sistema, attraverso la cartella sanitaria elettronica del pronto soccorso (FirstAid), suddivide i pazienti in quattro classi di rischio: i pazienti della classe I e II (identificabili come "fit", ovvero più robusti ) con minor rischio mortalità vengono assegnati alla Medicina Interna, mentre i pazienti della classe III (cosidetti "fragili") sono destinati direttamente alla Geriatria. I pazienti in classe IV, affetti da un decadimento cognitivo in fase avanzata, vengono indirizzati in Geriatria e, in alcuni casi, solo in seguito ad un’accurata valutazione clinica se, identificati in uno stadio terminale, saranno inseriti, in accordo con le famiglie, in un percorso condiviso con il Servizio di Cure Palliative extraospedaliere. Con il Codice Argento, fino ad ora, sono stati presi in carico dalla Geriatria 478 pazienti, nell’88% dei casi di età superiore a 75 anni e, circa i due terzi di questi, sono appartenenti alla Classe III (pazienti fragili) con la necessità di avviare un percorso di assistenza anche di tipo sociale, mentre quelli avviati ad un percorso palliativo, appartenenti alla classe IV, sono stati 109.
(Fonte: tratto dall'articolo)