Dal focus Censis –Confcooperative “Negato, irregolare, sommerso: il lato oscuro del lavoro” emergono dati allarmanti: il sommerso ha fatto cassa con la crisi e il lavoro nero sta esplodendo. Sono oltre 3,3 milioni i lavoratori vessati in tutte le false imprese dei settori produttivi del Paese, 100 mila nelle false cooperative. Nel sommerso il salario medio orario scende da 16 euro a 8. L’evasione tributaria e contributiva arriva a quota 107,7 miliardi. Le attività con il maggior tasso di lavoro nero sono quelle legate all’impiego di personale domestico da parte delle famiglie; il Censis stima in questo settore una irregolarità che sfiora ormai il 60%. Per Confcooperative bisogna distinguere fra i livelli di irregolarità di una badante e quelli di un lavoratore sfruttato nei campi o nei cantieri o nel facchinaggio. Il primo, sempre in un contesto di illegalità, fotografa le difficoltà delle famiglie nell’assistere un anziano, un disabile o un minore. Le famiglie evadono per necessità. Le false imprese per moltiplicare i profitti e mettere fuori gioco i loro concorrenti.
(Fonte: wwww.confcooperative.it)