Fondazione Di Vittorio ha presentato il report “Ingorgo generazionale” ( a cura di Lorenzo Birindelli). Dallo studio emerge che l’invecchiamento della popolazione trova riscontro, in parte, nell’invecchiamento dell’occupazione. Lo studio registra andamenti diversi per fasce di età su occupazione, disoccupazione e inattività. I più penalizzati sono i giovani fra i 15 e i 34 anni, che, fra il 2008 e il 2018, hanno subito un calo degli occupati (‑1 milione 863 mila) di quasi 500 mila unità superiore al calo della popolazione della stessa fascia d’età (-1 milione 374 mila), con un tasso di occupazione nel periodo di -9,3%. Nello stesso decennio si è ridimensionato il peso sul mercato del lavoro dalla fascia intermedia 35-49 anni (-653 mila) ed è fortemente cresciuto quello della classe 50-64 anni (+ 1 milione 946 mila). Per il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, questi dati si possono collegare agli interventi legislativi (Legge Fornero) che hanno spostato in avanti l’età pensionabile, ma, l’attuale modello di sviluppo non propone lavoro in qualità e quantità adeguate.
(Fonte: http://www.fondazionedivittorio.it)