Per il Fondo Monetario Internazionale i giovani tra i 16 e i 34 anni posseggono appena il 5% della ricchezza netta in Europa; la loro ricchezza mediana è soltanto un decimo di quella del gruppo di persone oltre i 65 anni. Sempre tra le generazioni più giovani si ritrova il più alto rapporto tra debito e patrimonio (49%) e la maggiore possibilità di finire tra i 'protestati' (12,4%). Prima della crisi i tassi di povertà relativa di giovani (18-24 anni) e anziani (oltre i 65 anni) erano simili; oggi la minaccia è molto cresciuta per i primi che sono diventati il gruppo anagrafico a maggior rischio povertà, sia in termini relativi che assoluti. Gli economisti del Fondo sostengono che, a pesare sui destini dei ragazzi europei, sono stati gli sviluppi del mercato del lavoro, ma anche i modelli scelti dai Governi europei per riformare i sistemi di protezione sociale e consolidare i conti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)