Fare il punto sul futuro dell’invecchiamento attivo nella sanità è stato l’obiettivo della conferenza organizzata dall’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) e tenutasi l'11 maggio presso il Palazzo Li Madou della Regione Marche, in collaborazione con la Commissione europea e l’Unece (Commissione economica europea Nazioni Unite) alla presenza di rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali come Maria Luciani, direttore Ufficio Ricerca e innovazione in sanità del Ministero della Salute. "Invecchiare attivamente e in salute – ha spiegato Fabrizia Lattanzio, Direttore scientifico dell’Inrca - significa partecipare alla vita della collettività, sentirsi più realizzati nel lavoro e praticare attività fisica". Luciana Quattrociocchi dell’Istat ha illustrato i dati sull’Indice di invecchiamento attivo, uno strumento sperimentale che misura l’invecchiamento attivo di un territorio combinando indicatori come tasso di occupazione, indipendenza economica e psicofisica, aspettativa di vita, istruzione, uso delle tecnologie e partecipazione alla vita sociale. Fra le posizioni di testa, dopo Bolzano e Trento vengono Veneto, Emilia Romagna e Valle d'Aosta. Le Marche sono risalite dal dodicesimo al nono posto, al di sopra della media nazionale.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)