Il rapporto report «The Twin Threats of Aging and Automation», realizzato da Mercer e Oliver Wyman e focalizzato sulle principali trasformazioni nel mondo del lavoro nei prossimi 10 anni, parla purtroppo chiaro: l’Italia è il Paese europeo più esposto al «rischio-sostituzione», con il 58% degli addetti anziani tra i 50 e i 64 anni impegnati in lavori facilmente automatizzabili. Un rischio, quello sopra descritto, rafforzato anche da un altro parametro che pende in capo all’Italia, e cioè l’aumento di figure over 50 all’interno delle organizzazioni, che raggiungeranno il 38% della forza lavoro totale entro il 2030. Lo studio ha analizzato gli effetti della convergenza di due fenomeni, l’invecchiamento della popolazione da un lato e l’automazione di attività e di processi (nel segno delle tecnologie di Industria 4.0) dall’altro.
(Fonte: tratto dall'articolo)