Con l’avanzare dell’età bisogna fare i conti con il fisiologico invecchiamento dell’organismo. Gli anziani, anche a causa dei cambiamenti ormonali, sono più soggetti alla fragilità. Una dieta povera di nutrienti aumenta il rischio. Da uno studio olandese, guidato da Linda Milou Hengeveld della Vrije Universiteit di Amsterdam, è emerso che anziani che avevano seguito diete di scarsa qualità avevano il doppio delle probabilità di diventare fragili rispetto a chi seguiva un regime alimentare sano e nutriente. Sempre in base a questo studio, una dieta di media qualità comporterebbe invece un rischio di fragilità del 40% in più.
Per la ricercatrice a capo dello studio, l'assunzione di proteine può essere importante per ridurre il rischio di fragilità, perché un apporto proteico sufficiente è importante per rallentare la perdita di massa muscolare e di forza. La prevenzione della fragilità dipende però anche dal tipo di proteina, animale o vegetale che si assume con la dieta Quanto alle proteine vegetali, se una loro ridotta assunzione non influenzerebbe lo sviluppo della fragilità totale, potrebbe però favorire lo sviluppo di fragilità totale in persone robuste che consumano poche proteine di questo tipo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)