Jiang Shumei ha da poco pubblicato il suo primo libro, contenente una collezione di 100 canzoni tradizionali, 47 racconti popolari e 50 illustrazioni.
Apparentemente sembrerebbe una notizia come tante altre riguardanti il mondo della cultura, se non fosse che l’82enne signora cinese per quasi tutta la sua vita è stata analfabeta. Ha cominciato a leggere i caratteri cinesi solo nel 2012. Un anno più tardi ha pubblicato il suo primo libro di 120.000 parole contenente racconti familiari e del suo paese.
Jiang non ha potuto frequentare la scuola da bambina perché in quel periodo la Cina era nel caos a causa della guerra contro il Giappone (erano gli anni dal 1931 al 1945), tuttavia fin da piccola la sua innata curiosità la spingeva a chiedere ai fratelli maggiori che le raccontassero le storie locali, quelle stesse che sono alla base del suo lavoro di oggi. Nel 1954, come altre ragazze cinesi di quel tempo, sposa un agricoltore del posto che non aveva mai conosciuto prima del giorno del suo matrimonio e con lui si trasferisce lontano dalla sua provincia natale per lavorare in fabbrica. Successivamente, passa tutta la sua vita ad occuparsi dei loro 6 figli, fin quando suo marito perde la vita in un incidente. Disperata, inizia a cercare rifugio dal suo dolore nella lettura.
“Non avevo molto tempo, racconta, e così ho inventato un metodo personale: creavo e ripetevo canzoni in rima, come se fossero versi poetici, e chiedevo ai miei nipoti di scriverli sulla carta. Poi leggevo accuratamente i caratteri, uno per uno, e li memorizzavo.”
Il passo successivo è stato guardare la televisione e imparare il cinese scritto dai sottotitoli. Passeggiare in strada, poi, era l’occasione per leggere le insegne dei negozi, e, in caso di dubbio, si poteva sempre chiedere aiuto ai passanti.
Quando si trasferisce a casa di sua figlia, ormai 75enne quest’ultima le suggerisce di mettere per iscritto tutta la mole di racconti e storie che ricordava fin da bambina. La punteggiatura lasciava a desiderare ed erano d'accordo che avrebbe lasciato uno spazio in bianco per i caratteri sconosciuti che sua figlia avrebbe poi riempito. Ma il suo talento letterario era indiscutibile e 6 mesi più tardi finalmente, esce il primo libro.
La sua attitudine ad ascoltare, appresa negli anni dell’infanzia, le facilità la raccolta di storie e racconti da parte delle altre persone anziane e il suo talento si mostra anche nelle illustrazioni che Jiang impiega per abbellire i suoi racconti.
“Ciò che faccio non è per acquistare fama e gloria, afferma serena, ma per trasmettere il passato alle generazioni future.”
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)