Frutta secca, cuore in salute? Secondo una ricerca realizzata dall’Harvard T.H. Chan School of Public Health (USA) pubblicata su Journal of the American College of Cardiology, a un consumo regolare di frutta secca si assocerebbe un ridotto rischio cardiovascolare. In particolare con almeno cinque porzioni a settimana il rischio di malattia alle coronarie è risultato più basso del 20%: «Sono dati scientifici che confermano l’indicazione delle linee guida alimentari sull’opportunità di inserire nella propria dieta la frutta secca per il benessere cardiovascolare», sottolinea la dottoressa Maddalena Lettino del Dipartimento Cardiovascolare di Humanitas. I ricercatori si sono concentrati sull’associazione tra il consumo totale di frutta secca e quello di particolari tipi come arachidi (anche in burro), noci, anacardi, e i maggiori eventi cardiovascolari ovvero infarto, ictus e malattia cardiovascolare dall’esito fatale. Dall’analisi dei dati è emersa un’associazione inversa tra il consumo totale di frutta secca e il totale dei casi di malattie cardiovascolari e malattia coronarica. In particolare mangiare 28 grammi di noci una o due volte a settimana era correlato con una riduzione del 19% del rischio di malattia cardiovascolare e del 21% di malattia coronarica rispetto a chi ne consumava raramente o per nulla.
(Fonte: tratto dall'articolo)