Quasi 900mila persone muoiono ogni anno perché esposte a fumo "di seconda mano". È un rischio per la salute, da quella respiratoria a quella riproduttiva, che continuiamo a sottovalutare. Il fumo passivo è quello che non si aspira direttamente da una sigaretta, una pipa, un sigaro, ma quello che si inala perché presente nell’ambiente. È la combinazione del fumo che fuoriesce dalla sigaretta accesa e di quello espirato dal fumatore, che si trasferiscono all’aria circostante. Meno nota è invece la definizione di “fumo di terza mano”, cioè quello che si deposita su tende, tappeti, tessuti e, in generale, in un ambiente chiuso esposto al fumo. Ci fa male anche il fumo della sigaretta dell’amico che arriva dall’altra parte del tavolino, mentre siamo seduti insieme al bar.
(Fonte: tratto dall'articolo)