Gabriele Pianu, a seguito di un incidente sul lavoro, è diventato cieco ed è tornato nella sua Sardegna. Ha sempre amato correre e, dopo aver trovato un lavoro come centralinista, si era ritrovato con molti chili di troppo. Ha ripreso quindi a casa a correre sul tapis roulant, poi ha conosciuto un ragazzo, Pietro Uras, anche lui amante delle maratona con il quale ha riniziato ad allenarsi. Oggi sessantenne Gabriele corre con diversi amici e con il figlio Andrea, che, con una cordicella di un metro, guida il padre della corsa. Gabriele ora ha due sogni; l’aumento di corridori non vedenti in Sardegna e partecipare con il figlio alla maratona di New York.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)