L’Opera Pia Castiglioni di Formigine (MO)– insieme alla asp “Delia Repetto” di Castelfranco – attuerà un progetto sperimentale che ha l’obiettivo di affrontare la demenza in modo innovativo, cercando di migliorare la qualità delle cure e di conseguenza quella della vita degli ospiti della struttura.
Lo studio sperimentale promosso dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano in collaborazione con l’Asl di Modena, è il primo di questo tipo in Italia e prevede diverse fasi di azione. Infatti la percentuale di persone affette da disturbi di tipo cognitivo nelle strutture residenziali è molto elevata, superando talvolta il 70%. Il progetto verrà attuato a Formigine e coordinato dalla professoressa Anna Castaldo, direttore didattico del corso di laurea in infermieristica afferente all’Università di Milano, in collaborazione con l'Asl di Modena.
Il progetto si articolerà in varie fasi. Tutti gli ospiti delle strutture verranno valutati sotto tre punti di vista: cognitivo, comportamentale e funzionale. Si valuteranno poi vari aspetti, come ad esempio il livello di benessere e in generale della qualità della vita sia degli ospiti sia di chi li assiste. Saranno poi messi a confronto il modello di assistenza tradizionale e quello nuovo di assistenza alle persone affette da demenza in struttura, basati sui principi del “Person centred care”. Il fine è ridurre i disturbi del comportamento e quindi un calo delle complicanze come stati confusionali o cadute.
Chi fornisce assistenza alle tante persone che soffrono di demenza ha proprio l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli anziani, e questo studio sperimentale approdato a Formigine e a Castelfranco mira proprio a questo: d’altra parte l’isolamento degli anziani a causa della pandemia ha messo ancora più in luce quanto sia necessario per i soggetti più fragili trovarsi in ambienti loro familiari.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)