Li chiamano generazione '55 special' e sono descritti in una ricerca Ipsos, condotta su 6 mila ultra 55enni di 5 Paesi in 3 continenti. Sono i protagonisti del baby boom, che insieme hanno condiviso battaglie politiche e sociali, e insieme sono cresciuti diversi: maturi all'anagrafe, giovani dentro.
Gli over 55 italiani sono stati confrontati con quelli di Australia Francia Germania e Stati Uniti. Oltre un italiano su 3 lavora ancora dopo i 55 anni, contro una media del 29% (il 17% dei francesi). Il 69% è sposato (negli Usa solo il 57%) e il 90% ha figli (contro il 63% dei coetanei americani), che nel 57% dei casi vivono insieme a loro. I connazionali senior sono al di sotto della media del campione (50% contro 70%) ma il 63% di questi (contro 34% negli altri Paesi) si occupa dei nipoti con continuità. Sono autonomi nella gestione domestica (59%) e delle finanze (68%) come nella prenotazione delle visite mediche (64%).
Sono creativi: il 70% (contro una media del 66%) è sempre in cerca di nuove idee e il 73% (70%) è entusiasta di ciò che fa. Sono integrati socialmente: 8 su 10 frequentano regolarmente i familiari (61% negli Usa, 66% in Australia); il 44% vede gli amici almeno una volta a settimana (28% in Francia) e il 5% ogni giorno (1% oltralpe). Sono senior che amano gli junior: il 66% dichiara fiducia nei giovani e il 52% si sente considerato un supporto, anche se il 20% sa di essere un ostacolo per il loro ingresso nel mondo del lavoro. 'Baby boomer' che non hanno dimenticato i valori per cui hanno lottato: quasi 9 su 10 chiedono allo Stato di ridurre le differenze economiche (la media Paesi è del 65%) e più di 6 su 10 ritengono un dovere accogliere chi scappa da guerre e carestie (59%). Sociali e social. Per oltre 7 italiani su 10 coinvolti nel sondaggio lo smartphone è una 'prolunga' inseparabile, e insieme ai senior americani quelli del Belpaese sono i più connessi. Non si sentono poveri: il 21% ammette qualche difficoltà economica ma il 73% dice di poter contare su una situazione finanziaria piuttosto solida. Le maggiori preoccupazioni per gli 'over 55' italiani sono malattie (63%), perdita di memoria (52%) e decadimento fisico (40%), seguiti dalla mancanza di indipendenza economica (24%), da una pensione inadeguata (20%) e dalla solitudine (17%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)