Ha 78 anni ed è il presidente americano più anziano mai eletto e anche il più resiliente.
Ha perso la moglie e la figlia di tredici mesi in un incidente stradale. Ha cresciuto da solo i due figli avuti dalla prima moglie, di cui uno poi è morto per un tumore cerebrale.
"La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora della condizione anziana oggi nel mondo e delle considerazioni contrastanti su di essa. Biden è la prova che, la teoria secondo cui gli anziani sono meno indispensabili dei giovani per la società, fatta inavvertitamente filtrare dal governatore ligure Toti, non trova conferma nella realtà".
A dirlo è Raffaele Antonelli Incalzi, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) in riferimento all'elezione di Joe Biden appena avvenuta. Non si tratta di gerontocrazia al potere - aggiunge Antonelli Incalzi - ma della dimostrazione che confinare ed escludere dalla vita sociale le persone anziane, sia pure con l'intento di proteggerle dal Covid, non solo rischierebbe di peggiorare le loro condizioni di salute anche psichica ma priverebbe la società di una risorsa".
Secondo Antonelli Incalzi, Biden rappresenta anche la migliore testimonianza di resilienza in età avanzata cioè della capacità di adattamento e superamento delle ferite del passato che possono duramente colpire la vita di chiunque.
Infatti, un uomo che ha superato una serie di eventi drammatici personali e ora diviene presidente degli USA, a 78 anni, fornisce la prova di avere valori solidi e ben strutturati che potranno consentire un recupero di quella dimensione relazionale e quella capacità di ascolto del prossimo che la presidenza Trump ha sostanzialmente abbandonato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)