Che l’aspettativa di vita sia aumentata è un dato di fatto: i dati Istat dicono che si va dagli 82,3 anni per gli uomini con livello di istruzione alto ai 79,2 anni per i meno istruiti, mentre per le donne si passa, rispettivamente, a 86 e 84,5 anni. Ma si può dire che sia cresciuta anche la qualità di quegli anni in più? A quanto pare, no. Non per tutti, perlomeno. Tra le cause che fanno arrivare a questa considerazione vi è anche l’incremento delle malattie reumatiche tipiche di chi ha già visto molte primavere, e che compromettono il benessere psicofisico degli anziani ricadendo anche su quello di chi si prende cura di loro. Urge, dunque, riflettere su queste tematiche. Così afferma il Prof. Enrico Fusaro, Direttore della Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino: “Le malattie reumatiche colpiscono a tutte le età, ma quelle tipiche dell’anziano arrivano a ciel sereno e sono in aumento. La vita media si sta allungando, e deve essere di qualità”
(Fonte: tratto dall'articolo)