“L’Umbria è una delle regioni italiane con il più elevato indice di vecchiaia: ci sono 221mila ultra 65enni su 891mila residenti. Il numero di accessi di anziani in reparti dove, nella maggior parte dei casi, non dovrebbero stare, come Pronto soccorso e emergenza-urgenza, è cresciuto nell’ultimo triennio del 6 per cento. I geriatri devono collaborare a programmi di prevenzione, cura e assistenza dell’anziano fragile”. Queste sono solo alcune delle istanze emerse nel corso dell’audizione della Commissione Sanità e Sociale dell’Assemblea legislativa svoltasi a Perugia. “E’ necessaria una check list di chi fa cosa, come e dove lo fa – hanno detto i geriatri – e serve un approccio multidisciplinare per la cura degli anziani, che non riguarda solo il fisico ma anche l’approccio psicologico”.
Il presidente della Commissione regionale, Attilio Solinas, ha detto che “da quanto è emerso, è cruciale per il futuro investire nelle professionalità e nei servizi di geriatria, sia negli ospedali che nei territori, perché l’assistenza al paziente anziano fragile ha bisogno di un approccio specialistico specifico, sempre in un’ottica di multidisciplinarietà, vista l’elevatissima domanda di cure in questo ambito di popolazione”.
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