Gianni Testino, epatologo dell’Ospedale San Martino di Genova e direttore del Centro alcologico regionale, oltre che vicepresidente Sia, Società italiana di alcologia, fa il punto della situazione per quanto riguarda il consumo di alcolici nella sua regione. In particolare, a proposito degli anziani, precisa: "Purtroppo per le persone anziane e sole l’alcol rappresenta spesso un forte antidepressivo e, nella nostra regione, ne rileviamo un aumento di consumo proprio in questa fascia d’età. È innegabile che un bevitore d’età superiore ai 70 anni, magari già affetto da problematiche legate all’età o patologie che comportano l’assunzione di farmaci, sarà ancor più soggetto a rischi." "A differenza delle droghe e del fumo, - aggiunge l'epatologo - l’alcol non è valutato come un rischio. È soprattutto un problema di percezione: l’alcol è pubblicizzato, è associato allo sport, troppo spesso alla salute. Vino e birra sono erroneamente confusi con l’alimentazione, ma non sono “alimenti”. Un bicchiere di vino al giorno non fa bene, non è salutare: è nel limite del tollerabile."
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)