Un allarme eccessivo con dati falsati dal fatto che sono state analizzate terapie ormonali 'vecchie', "non più di prima scelta da vari anni, per cui non rappresentative delle attuali terapie ormonali sostitutive (TOS)".
E' secco il commento di Stefano Lello, Segretario della Società Italiana di Ginecologia della Terza età (Sigite), alla diffusione dello studio pubblicato sulla rivista The Lancet secondo cui sarebbe stato registrato un aumento del rischio di cancro mammario in seguito all'uso in donne in menopausa di pillole a base di estrogeni e progestinici e di soli estrogeni.
"La maggior parte degli studi - sottolinea - hanno utilizzato come progestinici associati agli estrogeni molecole come medrossiprogesterone acetato o noretindrone, non più di prima scelta da tempo nella pratica clinica. I progestinici attualmente di più frequente utilizzo hanno invece un impatto differente sul rischio di cancro della mammella".
(Fonte: tratto dall'articolo)