Uno studio condotto dai ricercatori della Fukuoka University che verrà presentato ufficialmente in occasione del 72esimo incontro annuale dell’American Academy of Neurology (che si svolgerà in Canada da 25 aprile al 1 maggio), dimostra che giocare a Ping Pong potrebbe rappresentare un valido aiuto per rallentare il progresso del Morbo di Parkinson.
Lo studio giapponese ha coinvolto 12 individui di età media pari a 73 anni, con livelli di Parkinson variabili da leggero a moderato. I soggetti convivevano con la malattia, in media, da circa 7 anni. Per sei mesi è stato chiesto loro di praticare una volta a settimana, per cinque ore consecutive, il Tennis da tavolo.
A ciascuno di loro è stato valutato l’avanzamento della malattia all’inizio di tale periodo, verificandone la variazione dopo tre mesi e al termine del periodo indicato.Sia dopo tre che dopo sei mesi i partecipanti mostravano una maggiore capacità di vestirsi, alzarsi dal letto, parlare e di scrittura manuale.
Altri miglioramenti segnalati quelli riguardanti il tremore alle mani, la postura, le espressioni facciali, la velocità nei movimenti e la rigidità. Ha commentato il Dott. Ken-ichi Onoue, autore dello studio, in riferimento alla possibilità di ricorrere al Ping Pong come aiuto contro il Parkinson. Uno studio più esteso è stato pianificato per confermare questi risultati.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)