Con 5,3 milioni di euro stanziati per prevenzione, contrasto al gioco patologico e cura dei malati di azzardo, la Regione Veneto ha varato un primo piano regionale di contrasto istituzionale e organico a questo fenomeno. Si stima che nella regione siano oltre 32.000 i giocatori problematici e tra i 3200 e i 3700 i potenziali 'malati di gioco patologico'. Il piano regionale, oltre a valorizzare le esperienze di auto-mutuo-aiuto, metterà in atto strategie di approccio per categorie: tra le vittime del gioco, infatti, i più vulnerabili appaiono gli anziani e le donne, oltre ai giovani soprattutto con basso grado di istruzione, e la sperimentazione di comunità protette e centri diurni per ‘disintossicare’ i malati ludopatici aiutandoli a recuperare una vita normale. Già in passato la Regione Veneto era intervenuta, nel 2015 con piani di prevenzione e azioni di dissuasione nei confronti dei pubblici esercenti che installano slot e videolotterie e, nel 2016, con norme urbanistiche in merito alle distanze minime dei punti gioco dai cosiddetti ‘luoghi sensibili’, come le scuole, i luoghi di aggregazione e i centri per anziani.
(Fonte: tratto dall'articolo)