Patologie neurologiche come ictus, demenza e Parkinson colpiscono il 10-20% delle persone di età compresa tra 60 e 80 anni, e la proporzione sale a uno su tre tra gli over 80. Ma possiamo aiutare il cervello a restare in salute grazie a giochi, letture, sport, dieta ricca di frutta e verdura ed evitando alcol e fumo. A ricordarlo, in occasione della Giornata Mondiale del Cervello che si è celebrata il 22 luglio, sono gli esperti della Società Italiana di Neurologia (Sin). Oggi le persone di età superiore ai 60 anni sono circa 800 milioni a livello mondiale, ma entro il 2050 saranno circa 2 miliardi. Promosso dalla World Federation of Neurology, obiettivo del World Brain Day è quello di diffondere, tra giovani e meno giovani, tutte le misure di prevenzione volte a limitare l'insorgenza di danni cerebrali. Mantenere il cervello giovane, infatti, almeno in parte, è possibile. Via libera quindi ad attività stimolanti, volontariato, esercizio fisico, dieta ricca di agenti antiossidanti, ma anche monitoraggio di pressione, colesterolo e glicemia. Non sottovalutare, inoltre, i passatempi. In chi pratica giochi da tavolo il rischio di demenza è del 74%più basso, del 35% in meno per chi legge intensamente, fino al 69% più basso per chi suona un strumento e il 41% per chi si diverte con i cruciverba. "È necessario rimanere mentalmente e socialmente attivi", spiega Leandro Provinciali, presidente Sin e direttore Dipartimento di Scienze Neurologiche Ospedali Riuniti di Ancona, così come "controllare i disturbi di ordine ansioso e depressivo e limitare ogni condizione stressante, perché si ripercuotono sull'efficienza cognitiva".
(Fonte: tratto dall'articolo)