Interagire con una persona cara affetta da demenza è una sfida dolorosa e complessa, con cui molti si trovano a convivere quotidianamente. Sono cinque i consigli per farlo al meglio:
1) creare le condizioni giuste per l'incontro: la malattia porta alla restrizione del campo visivo attentivo; per non spaventare un malato di Alzheimer è bene segnalare in anticipo il proprio arrivo, magari dicendo il proprio nome, facendo rumore oppure toccandolo con delicatezza;
2) evitare di conversare con un malato se è impegnato in altre attività:la malattia comporta la difficoltà a svolgere due azioni in contemporanea;
3) lasciare lo spazio ai momenti in cui il paziente vuole stare solo: costringerlo al contato può innervosirlo;
4) evitare di parlare con altre persone in presenza del malato come se non fosse presente: potrebbe avere un momento di lucidità o cogliere il senso del discorso, dal tono o dalle parole, sentendosi ferito e umiliato. In generale, è sbagliatissimo trattarlo se fosse un bambino;
5) trattare chi ha l'Alzheimer con empatia cercando di percepirne emozioni e sentimenti: è essenziale trasmettere la propria serenità e il proprio affetto attraverso sorrisi, atteggiamenti e gesti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)