Far consegnare agli utenti del Centro diurno disabili di Merate (Lecco) l’acqua a casa alle persone anziane sole, segnalate dai servizi e seguite da Auser Filo d’Argento Meratese.
È l’idea alla base di “AcquaViva”, progetto il cui obiettivo è integrare le persone disabili che frequentano il Centro diurno attraverso un’attività di cittadinanza attiva.
“Il servizio è utile per gli utenti e una risorsa per la comunità locale”, dice Silvia Guffanti della cooperativa sociale La Vecchia Quercia che gestice il Centro diurno disabili.
“Abbiamo aderito volentieri a questo progetto, coinvolgendo gli utenti del nostro servizio di telefonia sociale – spiega Elisa Mapelli, presidente Auser Filo d’Argento del Meratese – Cinque volontari Auser chiamano ogni settimana circa 400 persone anziane sole in 7 paesi per sapere come stanno, se hanno bisogno di qualcosa, se devono essere accompagnati a visite o in ospedale e quando abbiamo aderito a questo progetto abbiamo chiesto loro se erano interessanti a ricevere l’acqua a casa”.
In un anno sono 15 le persone anziane che una volta alla settimana hanno ricevuto a casa 6 litri di acqua (della Casetta comunale) consegnati da 6 persone seguite dal Centro diurno: in totale nei 12 mesi dall’avvio del progetto sono stati consegnati 1.140 litri di acqua.
Il progetto ha voluto considerare i partecipanti non solo come disabili ma come persone adulte con la possibilità di integrarsi con chi vive accanto a loro.
(Fonte: tratto dall'articolo)