L’immagine di un caregiver è spesso associata a quella di una donna adulta, più o meno giovane a seconda che sia madre di figli piccoli o già grandi e, talvolta, figlia lei stessa di genitori anziani. Quasi mai, invece, si pensa che una anche una persona giovane possa trovarsi nella necessità di prendersi cura di un padre o di una madre con malattie croniche, problemi fisici o di salute mentale, dipendenze da alcol o da droghe. Sono molte le situazioni che vedono impegnati i giovani caregiver. Di loro si è parlato nell’incontro “Giovani e ruolo di cura: tra scelta e necessità” tenutosi a Milano.
L’incontro è organizzato da Young Care Italia, associazione che proprio in questi giorni festeggia il suo primo compleanno. Nata lo scorso anno a seguito di una ricerca partecipativa condotta dalla ricercatrice dell’Università del Sacro Cuore, Paola Limongelli, l’associazione ha l’obiettivo di offrire supporto, informazione e tutela ai giovani caregiver, ma anche di portare il fenomeno all’attenzione dell’opinione pubblica. Secondo l’Istat (dati 2016) i giovani caregiver sarebbero il 7% della popolazione tra i 15 e i 24 anni, ma il fenomeno si conosce poco anche a causa della reticenza di chi coinvolto in prima persona. I ragazzi che vivono questa condizione hanno responsabilità maggiori rispetto ai loro coetanei, e queste responsabilità a volte possono diventare eccessive.
Perché, se svolgere dei compiti di cura nei confronti dei propri familiari può rivelarsi sano e perfino proficuo a livello pedagogico, quando il carico diventa eccessivo si possono generare delle problematiche psicologiche, come l’ansia, la depressione o, più in generale, la difficoltà nel riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni. A volte si verificano casi di abbandono scolastico e spesso i giovani caregiver, poco abituati a focalizzare la propria attenzione su se stessi, puntano su carriere più semplici e meno soddisfacenti. Non è un caso, poi, che molti decidano di sublimare la propria esperienza scegliendo professioni orientate alla cura.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)