In Italia il Ministero della Salute è propenso a mettere in cima alla lista anziani (soprattutto quelli delle Rsa) e operatori sanitari come primi a ricevere il vaccino contro il Covid.
Ma dagli Usa arriva una proposta alternativa.
Per dei ricercatori delle Università della Sud California e Johns Hopkins, è più utile contrastare il virus proteggendo i giovani. Questo perché, vista la grande presenza di asintomatici in questa fascia di età, sarebbe meglio vaccinarli per contenere l'epidemia.
Di diverso parere però è il Centers for Disease Control and Prevention, organismo di controllo della sanità pubblica Usa. L'idea californiana in Italia trova l'appoggio di Mario Clerici, professore ordinario di Immunologia all’Università di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi che commenta: «I giovani sono i soggetti più a rischio di contagio, per i numerosi scambi sociali che hanno ogni giorno. Trovo che la proposta di inserirli nella lista dei primi a ricevere il vaccino, dopo medici e infermieri, sia ragionevole anche nell’ottica di proteggere gli anziani, a contatto con figli e nipoti».
Come però nota Paolo Bonanni, epidemiologo e professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze bisogna prima capire se il vaccino protegge dall’infezione o ne scongiura solo le forme più gravi. Se si rivelasse vero il secondo caso sarebbe più utile immunizzare gli anziani.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)