Partono da Lucca le prime telefonate per “Pronto badante”, il progetto della Regione partito il 1° di marzo che mette a disposizione 300 euro per le famiglie con un anziano o per le persone over 65 che vivono sole. Un aiuto finalizzato a dare sostegno in un momento particolare e finora “scoperto”, quello della prima fase di fragilità dell’anziano: è tipico, ad esempio, il caso del ritorno a casa dopo la frattura del femore o dell’aggravamento di particolari situazioni di disagio. «Dal primo di marzo e fino ad ora abbiamo preso in carico 8 situazioni – racconta il casemanager Andrea Giuffredi – Si tratta di sette donne (di cui una ultracentenaria) e un uomo, quasi tutti lucchesi. Vado nelle loro case e cerco di spiegare come funziona il progetto e soprattutto di dare risposte alle loro domande. Le famiglie che si trovano a gestire per la prima volta un anziano con problemi hanno soprattutto bisogno di essere indirizzate. Anche su cose semplici, come ad esempio trovare un sollevatore o comprare i pannoloni. Forniamo anche assistenza sulle questioni di carattere burocratico che riguardano il progetto “Pronto badante”, o ad esempio su come prenotare una visita. Molte famiglie ci chiedono aiuto anche per individuare una badante. Noi indichiamo gli sportelli attivati dalla Regione ma può essere anche un vicino di casa a fare assistenza. Sono i familiari o l’anziano a scegliere. Il bonus di 300 euro copre circa 30 ore di assistenza: possono essere consumate tutte insieme o dilazionate nel tempo».
(Sintesi redatta da: Silvana Agostini)