Si tratta di una malattia che colpisce il nervo ottico, distruggendo cioè le cellule che dall’occhio arrivano al cervello, trasportando le informazioni visive: secondo i dati dell’Oms, ha reso cieche almeno 4 milioni e mezzo di persone nel mondo. Ma secondo gli oculisti riuniti al primo Congresso Internazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma (Aisg), contro di esso si può agire d’anticipo. L'importante è la prevenzione poiché il glaucoma non dà sintomi e occorre sottoporsi regolarmente a screeening oculistico dopo una certa età o in presenza di certe condizioni: quando arrivano i primi problemi di presbiopia, quando la visione da vicino diventa sfocata, quando ci sono stati traumi oculari, quando c'è miopia o forte ipermetropia, quando la pressione arteriosa è bassa, quando ci sono casi di glaucoma in famiglia. Particolare attenzione deve fare chi sa di avere una pressione oculare elevata. La buona notizia è che la ricerca sta lavorando su nuovi approcci terapeutici, con un punto di vista, quello neurologico: 15 centri italiani condurranno il primo studio italiano di neuroprotezione nel glaucoma e cercheranno di capire se la somministrazione del coenzima Q10, sotto forma di collirio, possa rendere più resistenti le cellule ganglionari, riducendo così la progressione del danno del nervo ottico.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)