Quattro nuovi studi internazionali presentati alla conferenza mondiale dell’Alzheimer’s Association svoltasi in questi giorni a Londra, sostengono che l'Alzheimer è più comune tra i neri che tra i bianchi. Su un vasto campione di over65 residenti negli Stati Uniti, è emerso che la popolazione afroamericana ha il doppio delle probabilità rispetto ai bianchi di sviluppare una forma di demenza o di Alzheimer. La disparità è dovuta a una maggiore esposizione a eventi traumatici nel corso della vita: un tasso maggiore di mortalità infantile tra i loro figli, la povertà, il razzismo, la disoccupazione, la maggior tendenza a rifugiarsi in alcol e droghe, gli abusi subiti da piccoli in famiglia sono i fattori che – secondo i ricercatori – contribuiscono ad accelerare il declino cognitivo.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)