Chi beve per dimenticare tenga almeno in mente che l’Alzheimer è dietro l’angolo. E chi beve per noia o per piacere, idem. Con l’alcol non si scherza: la via della demenza anche precoce è spianata e una ponderosa ricerca su oltre 2 milioni di pazienti lo certifica ora per la prima volta. Questo uno dei grandi temi al centro dal IX Congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer in programma a Montecatini il 17 e 18 maggio, organizzato dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. “I risultati della ricerca sono tanto più allarmanti se collegati con il vertiginoso aumento del consumo di alcol registrato negli ultimi anni anche tra le giovani generazioni”, spiega il geriatra Enrico Mossello, coordinatore scientifico del congresso. “Aumento confermato sia dalla recente relazione del Ministro della Salute al Parlamento sia dall’ultima rilevazione Istat.”
(Fonte: tratto dall'articolo)