L’assunzione di cibo e bevande può modificare l’attività dei medicinali, provocando un calo dell’efficacia, aumentandone la tossicità o causando effetti collaterali. Tutti sappiamo che l’assunzione simultanea di più farmaci può essere causa d’interazioni farmacologiche tra molecole diverse e come questo può modificare l’assorbimento, l’emivita, la distribuzione e l’effetto terapeutico di un medicinale. Non è invece sempre ben chiara a ciascuno l’esistenza di possibili interazioni tra i farmaci che assumiamo e i cibi che consumiamo e come queste interazioni possano causare un incremento o una riduzioni degli effetti terapeutici di una data molecola. In linea generale, gran parte delle interazioni cibo-farmaco avvengono a livello gastro-intestinale, in quanto il fatto di trovarsi a “stomaco pieno” o a “stomaco vuoto” al momento dell’assunzione di un medicinale può modificare la velocità di assorbimento e/o la quantità di quel farmaco che viene assorbita e, dunque, alcuni medicinali possono svolgere la propria azione in modo più o meno rapido e efficace se assunti a stomaco pieno o vuoto (1 ora prima dei pasti o 2 ore dopo).
(Fonte: tratto dall'articolo)