Se regioni e comuni non sanno o non vogliono più organizzare l'accoglienza dei migliaia di profughi che continuano ad arrivare nel nostro Paese, si moltiplicano in questi giorni i casi di cittadini anziani che decidono di aprire la propra casa a chi fugge da guerre e persecuzioni, aiutati anche da cooperative o organizzazioni del terzo settore. I due esempi più conosciuti, riguardano Livorno, dove un signore 83enne accogliendo l'invito della cooperativa Odissea di Lucca ha deciso di ospitare nella sua abitazione sette rifugiati, e Padova dove una coppia e una signora 90enne hanno deciso di dare in affitto un appartamento nel centro città e una villetta in periferia a 16 rifugiati provenienti da Gambia, Nigeria, Senegal, Pakistan ed Eritrea. In questo caso garante del rispetto dei termini dell'affitto e dell'uso dei locali il prete di strada don Luca Favarin con la sua cooperativa Percorso di vita. (Sintesi redatta da: Laura Rondini)