Mangiano troppi zuccheri e grassi e sono consapevoli di farlo. Uno su tre non disdegna di consumare alimenti andati oltre la data di scadenza, anche se deteriorabili, come il latte. Fanno la spesa ma tendono a non leggere l’etichetta nutrizionale per capire esattamente cosa metteranno a tavola. Non sempre rispettano le norme igieniche di base quando cucinano. E se cercano risposte su una corretta alimentazione accendono la televisione oppure il pc piuttosto che andare nello studio del proprio medico di famiglia. È un’analisi condotta da ricercatori dell’Università Cattolica - policlinico Gemelli di Roma. I risultati sono interessanti anche perchè, indagando sui fattori economici e socio-culturali che hanno inciso sul rischio di una dieta non sicura, i ricercatori hanno individuato nel rapporto tra il medico di famiglia e l’anziano un anello debole della catena comunicativa.
(Fonte: tratto dall'articolo)