Un estratto dell'articolo/blog, nel quale si affronta, tra l'altro, il tema dell'accompagnamento alla morte di un genitore dopo una lunga malattia.
"Accompagnare un genitore alla morte è un po’averli bambini, li devi accudire, dare da mangiare, ma non sono bambini e non lo fai per lanciarli nella vita, lo fai per consegnarli alla fine. Attraverso un lento declino verso il buio. Eppure questi momenti che segnano il mistero della nostra vita come pochi, succubi di un mondo idiota, diventa sempre più una farsa penosa. Si diventa un rottame umano che fino alla fine afferma la propria caparbia tenacia come un immortale che non morirà mai, come se fossimo ancora nel vigore della vita, comandando a bacchetta, come un bambino capriccioso, figli e coniugi trasformati in schiavi".
(Sintesi redatta da: Dario De Felicis)