Col tempo, finiscono per ridurre le quantità: un processo fisiologico, che va comunque osservato per evitare il subentro di uno stato di malnutrizione. Ma c’è un altro aspetto legato all’alimentazione degli anziani: meno indagato, ma non per questo irrilevante. I piatti che gli over 65 mettono a tavola saranno pure meno voluminosi, ma nel ridotto quantitativo delle loro porzioni spesso si annida un eccesso di zuccheri, se non pure di sale. Nel corso della terza età la soglia di percezione del salato e del dolce raddoppia: da qui l’abitudine a farsi prendere il pugno, quando è il momento di insaporire una pietanza. Ma occorre non farsi prendere troppo la mano, perché zuccheri e sale sono nemici del cuore.
(Fonte: tratto dall'articolo)