L’articolo è una lettera di risposta di Giangiacomo Schiavi alla giornalista di Gabriella Dall’Ara, e spiega il motivo per cui è giusto chiamare una persona di 56 anni “vecchia”. Scrive Schiavi che i pregiudizi sull’età sono caduti da tempo, ma resiste ancora il peso dello stereotipo. Anziano significa forse decrepito? No. In un Paese inchiodato al “contrappasso demografico”, avere sessant’anni ed essere in buona forma è diventato normale, ragione per cui bisogna aggiornare il lessico e il rapporto con la longevità. Un vecchio, pur essendo ormai una risorsa attiva della società, rimane, seppure nominalmente, un “vecchio”.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)