Sono più di 800mila le persone osservate e tutte di età superiore ai 65 anni. Con i dati ricavati da 14 studi, attentamente analizzati, i ricercatori dell’Università di Londra hanno compreso che il rischio di sviluppare la demenza senile è del 42% maggiore nelle persone single rispetto a quelle sposate. Nei vedovi, invece, il rischio è maggiore solo del 20%. “A far bene al cervello - sostiene il prof. Andrew Sommerland, autore principale dell'indagine - non è il processo di sposarsi o avere un anello al dito, ma lo stile di vita che il matrimonio porta con sé e che potrebbe influenzare il processo di sviluppo della demenza”. Le coppie sposate infatti sono maggiormente attive nel sociale, intraprendono conversazioni più frequentemente, consumano cibo più sano e praticano più esercizio fisico.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)