Si potrebbe pensare che la possibilità di sviluppare una delle forme di demenza sia casuale e non prevenibile, ma pare che non sia così. Chi è più ricco ha un rischio minore di soffrire di demenza mentre, contrariamente alle aspettative, un livello di istruzione più alto conta poco. Lo mostra uno studio longitudinale condotto nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatrics, che ha previsto un follow-up di 12 anni e si è concentrato proprio sull’invecchiamento. I ricercatori hanno esplorato l’associazione fra i fattori socio-economici individuali e l’incidenza della demenza sulla popolazione. Lo svantaggio persistente a livello socio economico è associato a una salute peggiore: aumenta il rischio di depressione, quello di malattie cardiovascolari e di ictus. Contribuiscono i fattori di rischio legati a uno stile di vita poco sano, con alimentazione scorretta e scarsa attività fisica.
(Fonte: tratto dall'articolo)