Uno studio retrospettivo dell’Università australiana di Adelaide durato 13 anni su oltre 29 mila uomini, di cui 689 over 60, ha rilevato che gli ultrasessantenni ricorrono meno di frequente al test dell’HIV, il virus dell’AIDS, rispetto ai più giovani. I risultati, pubblicati sulla rivista Sexual Health, sono in linea con i dati più recenti che mostrano un aumento della diffusione di malattie sessualmente trasmissibili (MST), nella popolazione non più giovane. «La malattie sessualmente trasmissibili sono stati considerate soprattutto come un problema di salute per i giovani, perché l’incidenza è più alta e maggiori sono le conseguenze sulla salute, comprese le implicazioni per la fertilità», ha affermato la dottoressa Carol Khaw della scuola di medicina dell’Università di Adelaide e dell’Unità Malattie Infettive del Royal Adelaide Hospital e responsabile dello studio. «Tuttavia, il potenziale per un aumento di casi di MST in adulti più anziani esiste a causa dell’attività sessuale in corso. Nel complesso, i risultati di questo studio suggeriscono che gli uomini più anziani possono essere meno consapevoli della loro salute sessuale rispetto alla popolazione più giovane esponendosi al rischio di complicanze». L’appello lanciato dagli autori è che gli over sessanta dovrebbero essere incoraggiati e supportati nel controllarsi di più. E adottare metodi di prevenzione del contagio. L’Annual epidemiological report del 2014 pubblicato dall’European Centre for Disease prevention and Control (ECDC) lo scorso maggio mostra che le MST sono in aumento in Europa.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)