Oggi la parità di genere passa anche attraverso l’estetica, infatti anche per l’uomo è diventato importante l’aspetto fisico per la carriera e le relazioni sociali. In Italia gli interventi estetici maschili riguardano per ora un 8-10% della popolazione ma sono in costante crescita, almeno dello 0,5 per cento. La tossina botulinica è al primo posto tra gli interventi non invasivi maschili, seguita dalla depilazione definitiva al laser, molto richiesta tra i giovani. I trattamenti anti-invecchiamento iniziano intorno ai 50 anni. Racconta Renato Calabria, chirurgo specializzato in America nel lifting maschile, che l’uomo è un paziente complicato, meno coraggioso della donna di fronte a sangue e dolore. Calabria riporta i dati della American society of plastic surgery, Asps, da cui risulta che negli Stati Uniti il numero totale di interventi (uomini e donne) è quasi arrivato a 17 milioni, di cui 1,7 milioni “invasivi”. Gli interventi più richiesti al maschile sono gli stessi in tutto il mondo: rinoplastica, blefaroplastica e liposuzione alle maniglie dell’amore e addome. Grande ascesa poi per il trapianto di capelli, ma il vero boom è quello degli interventi non chirurgici: 15,5 milioni (l’8-10% riguardano gli uomini), in aumento del 3% rispetto all’anno precedente e del 180% dal 2000 e superando di oltre 10 volte quelli chirurgici. Il settore non risente della crisi, ma attende ancora una legislazione chiara dal ministero della Sanità.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)