Quando il coronavirus entra in una casa di riposo purtroppo la situazione può degenerare in uno sterminio. E' quanto è successo a Mediglia, provincia di Milano, dove nelle residenza «Borromea», sono deceduti 25 anziani in 23 giorni.
Ora la residenza sanitaria «Virgilio Ferrari» a Milano a essere nell'occhio del ciclone, con 200 anziani, dove nonostante l'isolamento è entrato il virus. In queste situazioni la crescita del contagio è velocissima e colpisce, oltre agli ospiti, anche il personale e i familiari, rendendo il lavoro di assistenza nella struttura estremamente difficile. Anche perchè con poco personale è impossibile isolare un piano per i soli “positivi” Covid-19.
A questo bisogna aggiungere la preoccupazione per le famiglie del personale (è già successo che il marito di un’operatrice è finito all’ospedale in rianimazione). Mancano strumenti (camici, occhialini, mascherine) per un tipo di lavoro che è impossibile fare a distanza di un metro, perché gli anziani vanno lavati, accuditi, aiutati.
E' un grido di aiuto, per ora inascoltato quello che arriva dal personale della struttura.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)