Un ampio dibattito è presente in questo momento a proposito delle uscite dalla quarantena divise per fasce di età. Il problema è legato soprattutto agli anziani, o gruppo più fragile, che dovrebbe uscire per ultima.

Ma sono anche a forte rischio di depressione e isolamento sociale. Inoltre bisognerebbe valutare le reali condizioni di salute, indipendentemente dall'età. Vi è inoltre da considerare che ci sono anche molti anziani che convivono con figli e nipoti. Senza contare l'ambito giuridico, dove una discriminazione per età in generale è vietata da Costituzione e dalle norme europee. Anche se queste limitazioni differenziate, secondo un criterio di ragionevolezza possono essere applicate per la salute pubblica, ma sempre per un tempo ristretto.

L'ex Ministro della Salute Balduzzi ha un'altra idea: «Meglio procedere con consigli e cautele rafforzate piuttosto che imporre regole diverse sulla base di un criterio scivoloso, se non arbitrario, come la vulnerabilità. Significherebbe non tanto proteggere l'anziano dalla comunità, quanto proteggere l'anziano dal fatto che è anziano».