Il consumo di pesce azzurro impatta direttamente sulla salute, visto che questo alimento ha importanti caratteristiche nutrizionali, essendo il più ricco in assoluto per contenuto di Omega3. Protegge il cuore e combatte l'invecchiamento al punto che le raccomandazioni internazionali ne consigliano il consumo almeno 2 volte a settimana. Mangiare pesce, soprattutto azzurro, fa bene a tutte le età e nelle diverse fasi della vita, dall'infanzia, all'adolescenza, all'età adulta, alla gravidanza e menopausa, fino alla terza età.
Per quanto riguarda l'Italia, il dato più aggiornato ci viene dall'ultima indagine Coldiretti 'SOS pesce italiano', elaborato sui dati Ismea (Istituto Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), relativi al primo quadrimestre del 2019. Ne emerge un calo del consumo di pesce azzurro: - 5% per le sarde, - 10% per le alici fino a - 15% per lo sgombro. Gli italiani riducono anche il consumo di pesce bianco (merluzzi, triglie, sogliole e orate). Cresce invece il consumo del pescato semplice da pulire (polpi, seppie e vongole). Il consumo pro capite degli italiani è di circa 28 kg di pesce all'anno contro, ad esempio, i 60 kg dei portoghesi.
L'insieme di questi dati costituisce un importante campanello di allarme sul cambiamento degli stili di vita degli italiani che vira verso consumi meno salutari.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)