Un folto gruppo di intellettuali ha firmato un appello indirizzato al Governo per "liberare gli over 70". I firmatari sono al momento 122, e chiedono misure tese a "salvaguardare la propria salute, ma anche la propria dignità e libertà".
Tra gli altri hanno condiviso l'iniziativa Massimo Cacciari, Carlo Ginzburg, Giorgio Agamben, Eugenio Borgna, Salvatore Natoli, Ginevra Bompiani, Giuseppe Conte, Ludina Barzini, Rosetta Loy, Elio Pecora e Vivian Lamarque.
Fra le richieste quella di non prolungare per gli over 70 il divieto di uscire. Si legge nell'appello "esprimiamo con forza fin d'ora il nostro dissenso nei confronti dell'eventualità di una disposizione limitativa della libertà personale, che volesse mantenere una fascia di persone ancora attive, in buona salute e in grado di dare ulteriori preziosi apporti alla nostra società, in una segregazione sine die solo in base al dato anagrafico, dell'appartenenza cioè a una fascia di età dai 70 anni in su".
Questi rappresentanti del mondo della cultura ritengono questo indirizzo incostituzionale e contestano il criterio dell'età anagrafica come discrimine della decisione di riammissione alla vita sociale. Aggiungono che chiudere in casa gli over 70 vorrebbe dire minacciare e non proteggere la loro salute e sarebbe un vero e proprio "delitto sociale da parte dello Stato", diffondendo una altro contagio: l'idea che gli anziani siano "una sottocategoria".
L'appello sta riscuotendo consensi e firme anche di persone e intellettuali under 70.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)