Le forme di tumore maschile alle mammelle sono rare ma si calcola che siano triplicate rispetto al 1991. Sussistono inoltre evidenze di disparità nella sopravvivenza fra uomini e donne, soprattutto a causa di ritardi nel trattamento e terapie meno individualizzate. Certamente lo screening generalizzato negli uomini è controindicato per via della rarità di questi tumori, e l’utilità dello screening nei soggetti con fattori di rischio identificabili è rimasta sinora poco chiara, anche se si tratta di episodi sporadici e poco costanti. Uno studio americano, condotto da Yiming Gao, del Langone Medical Center di New York, su 2mila soggetti a rischio di tumore mammario, si auspica che uno screening mammografico possa consentire di trarre maggiori benefici, soprattutto grazie a una diagnosi precoce.
Oggi infatti la diagnosi di questi tumori avviene solo quando il paziente si accorge di una massa nel petto.
(Fonte: tratto dall'articolo)