L’Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 2006 aveva stilato il volume “Global age friendly cities”, ponendo l’invecchiamento attivo come tema centrale in una prospettiva di vita nelle città del futuro. L’Oms ha quindi lanciato la sfide delle “città a misura di anziano”, che ha visto la partecipazione di 35 città di tutti i continenti. Il programma ha analizzato i bisogni degli over 65 in un contesto urbano e poi stilato le principali criticità e carenze: poca partecipazione sociale, rispetto ed inclusione sociale, comunicazione ed informazione, supporto da parte della comunità e servizi sanitari, accesso ai trasporti pubblici e assenza di panchine su cui sedersi negli spazi aperti.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)