La pensione minima versata mensilmente ai greci è stata ridotta di quasi 100 euro al mese, dagli attuali 486 euro a 392,70, e il provvedimento è retroattivo in quanto sarà considerato in vigore dal primo gennaio di quest’anno. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano To Vima che pubblica il testo di una circolare diffusa dal viceministro della Previdenza sociale Pavlos Haikalis. La circolare in effetti attiva una disposizione di legge che era stata approvata dal Parlamento nel 2010 ma non era mai stata applicata. E’ questa una delle molte modifiche al sistema pensionistico che la Grecia dovrà gradualmente attuare sulla scia del terzo piano di salvataggio approvato dal Parlamento greco. L’ex europarlamentare greco di Syriza Manolis Glezos – mitica figura della Resistenza ellenica all’invasione nazista della Grecia durante la seconda guerra mondiale – ha esortato oggi la direzione del partito a “rinsavire” e convocare un ampio vertice sostenendo che il terzo piano di salvataggio del Paese concordato dal governo di Atene con i creditori internazionali “lega i greci mani e piedi e li rende schiavi per interi decenni”.
(Fonte: tratto dall'articolo)