L'idrogeno solforato è oggi al centro di numerose ricerche che ne attestano la produzione a livello cerebrale e, quindi, lo individuerebbero come protettore e potenziatore a lungo termine dei circuiti neuronali, e perciò della neurotasmissione. A dirlo è il direttore sanitario delle terme di Salsomaggiore e Tabiano (Pr) Massimo Gualerzi, a margine di un incontro che prelude le nuove opportunità di cura nello stabilimento termale. Spiega come, su tutto questo, siano iniziate le ricerche a Tabiano, e come si voglia studiare la possibilità, "attraverso inalazione", di riuscire a proteggere il cervello: effetto già dimostrato nelle cavie, ma che verrà approfondito, in seguito, anche sulle cavie malate di Alzheimer (sempre attraverso inalazione). Da qui poi, sfruttando la cura olistica, non solo dell'acqua, ma anche comportamentale, nasce l'idea, assolutamente innovativa (che già funziona in molte realtà europee, e che per la prima volta verrà portata in Emilia Romagna, a Salsomaggiore) di introdurre un servizio con il supporto delle più moderne tecnologie, non farmacologiche, sugli stimoli cognitivo comportamentali. Una terapia che si occupi dei pazienti in fase iniziale del morbo di Alzheimer, per rendere queste persone più capaci di rapportarsi con la realtà di ogni giorno, e riuscire a rallentare, se non ad arrestare, l'evoluzione della malattia.
(Fonte: Gazzetta di Parma)