Una ricerca della Michigan State University, pubblicata sul Journal of Personality, ha scoperto che coloro che sono ottimisti contribuiscono alla salute dei loro partner, e, quando invecchiano insieme, possono ridurre i fattori di rischio che portano al morbo di Alzheimer, alla demenza e al declino cognitivo.
Lo studio ha seguito quasi 4.500 coppie valutandone per un massimo di 8 anni lo stato di salute e i ricercatori hanno trovato un potenziale legame tra l'essere sposati con una persona ottimista e la prevenzione dell'inizio del declino cognitivo, grazie a un ambiente più sano a casa.
Ma l'ottimismo è qualcosa che può essere prescritto come una medicina? Anche se c'è una componente ereditaria, ci sono prove che si tratta di una qualità addestrabile.
"Ci sono studi che dimostrano che le persone hanno il potere di cambiare la loro personalità, a patto che si impegnino in cose che le fanno cambiare - sostiene William Chopik, coautore dello studio -. Ci sono anche programmi di intervento che suggeriscono che si può costruire l'ottimismo".
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)