Il Governo prevede grossi problemi per il comparto del lavoro domestico, che occupa circa due milioni tra colf, badanti e babysitter, quasi tutti in nero e che in questo momento, per la maggior parte non stanno lavorando e non percepiscono stipendio.
Anche le persone regolarmente assunte con un contratto - circa 850mila - non possono accedere ai trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga. previsti per chi in queste ore è stato sospeso dall’attività lavorativa.
Andrea Zini, vicepresidente di Assindatcolf, dichiara di aver chiesto di estendere la Cig, con effetto retroattivo, anche al lavoro domestico, anche se la regolarizzazione è avvenuta in questi giorni. L'invito alla regolarizzazione è molto più urgente ora, poiché badanti o colf possono essere fermati dalle forze dell’ordine durante gli spostamenti.
Nel frattempo per le famiglie si aprono diverse soluzioni; sospensioni per un determinato periodo, ferie maturate e permessi, o, a richiesta del lavoratore a richiederlo si può prevedere una sospensione del rapporto durante la quale utilizzare i permessi non retribuiti (una specie di aspettativa). In questo caso meglio tutelarsi con una scrittura privata vincolata a un periodo di tempo (anche sei mesi, non ci sono limitazioni), seppur prorogabile. In caso di mancato accordo si può interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa, con il licenziamento o le dimissioni, perché il contratto di lavoro domestico permette di richiedere la Naspi.
Nel frattempo il Governo ha previsto la sospensione dei termini relativi ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)